Grande successo della 3^ Conferenza Nazionale di Mare Libero nella cornice dell’ex Asilio Filangieri, bene comune. Affermazione del diritto di libero e gratuito accesso al mare e alle spiagge. Mobilitazione dei Comitati di Mare Libero e liberazione della spiaggia di Riva Fiorita. Le concessioni sono tutte scadute: sono tutte spiagge libere!
Nella cornice quanto mai appropriata dell’ex Asilo Filangieri di Napoli, bene comune restituito alla collettività, si è svolta la 3^ Conferenza Nazionale di Mare Libero, con grande partecipazione di attivisti da molte regioni italiane e da altre nazioni europee È stata una grande festa all’insegna della partecipazione e della condivisione, sentimenti che da sempre caratterizzano il movimento per il mare e le spiagge beni comuni liberi, accessibili e gratuiti.
Il programma della conferenza si è svolto come previsto, ricco di temi e di prospettive sul futuro delle spiagge italiane.
Dopo l’introduzione di Cesare Di Transo sulla storia dell’ex Asilo Filangieri, diventato bene comune, si è aperta la sessione del mattino, dove i rappresentanti delle associazioni ambientaliste nazionali hanno evidenziato, seppur con accenti diversi, la necessità urgente di modificare radicalmente il regime delle concessioni balneari.
Per Michele Campisi (Segretario Generale di Italia Nostra) è necessario estendere la tutela ambientale e paesaggistica anche alle aree restrostanti le fasce demaniali e soprattutto intensificare i controlli perchè vengano rispettate le leggi. Sebastiano Venneri (Responsabile Turismo e Innovazione Territoriale di Legambiente) ha posto l’accento sugli impatti dei cambiamenti climatici e degli eventi metereologici estremi sulle spiagge e la necessità di inserire prioritariamente nei bandi per le concessioni premialità per interventi rinaturalizzazione. Dante Caserta (Responsabile Affari Legali e Istituzionali WWF Italia) ha evidenziato la priorità di adottare “Nature Based Solutions” nella pianificazione territoriale nel quadro della normativa UE “Nature Restoration Law“, per attuare le quali è indispensabile demolire il sistema ingessato delle concessioni. In questo senso da parte di Mare Libero è stata ricordata la proposta di limitare le concessioni ai servizi di spiaggia e non alla superificie degli arenili, che devono comunque essere fruibili liberamente e gratuitamente.
Ha aperto gli interventi del pomeriggio Federico Anghelé (Presidente The Good Lobby Italia), sottolineando la mancanza di una legge che garantisca la partecipazione ai processi decisionali del cosiddetto “lobbying civico”, in rappresentanza di interessi diffusi, mentre vengono accolti nei tavoli istituzionali rappresentanti di categorie con interessi privati particolari. Il Prof. Alberto Lucarelli (Docente ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Napoli. Federico II, giurista) ha individuato nel momento attuale la necessità di recuperare la dimensione del conflitto per contrastare la degenerazione del sistema delle concessioni. Un conflitto inteso sia antagonismo verso una politica sorda, che agonismo ovvero costruzione di proposte forti da alla pubblica amministrazione. L’avvocato Bruno de Maria (Docente associato di istituzioni di diritto pubblico presso l’Università degli Studi di Napoli. Federico II, Avvocato amministrativista, esperto di diritto
demaniale marittimo) ha ricordato i successi dei ricorsi al TAR Campania nelle vicende delle spiagge libere Donn’Anna e Lido Monache per il grande impegno degli attiviti dei Comitati di Napoli per un mare libero, pulito e gratuito e di Mare Libero, nel contrastare interventi di chiusura delle spiagge libere con sistemi di prenotazione e/o numero chiuso, e anche la sentenza del TAR sui provvedimenti del Comune di Bacoli per garantire accessibilità alle spiagge.
Stefania Ragozino (Prima Ricercatrice CNR IRISS, urbanista) ha illustrato i primi risultati di una ricerca (PSUGO Partecipatory Skills for sustainable Urban Governance) centrata sull’esperienza di collaborazione tra attivismodi Mare Libero Napoli e un centro di ricerca scientifico (urban living lab) nell’ambito della gestione dei commons urbani. Lorenzo Ciconte (Ingegnere ambientale e ricercatore) ha illustrato alcuni casi di erosione costiera e di adattamento con l’aiuto di una mappatura dal basso.
Nell’ultima parte del pomeriggio le appassionanti testimonianze di altri attivisti europei che si battono per il mare libero: Sandra Gauci da Malta (Consigliera Comunale di St Paul’s Bay, leader di AdPD The Green Party) che ha denunciato l’appropriazione da parte dei privati della costa della sua città e non solo, per costruire piscine, ristoranti e resort; Giorgos Vichas dalla Grecia (rappresentante del movimento greco contro la privatizzazione delle spiagge), che ha raccontato come gli attivisti difendono con un presidio 24 ore su 24 una spiaggia di Atene dal tentativo di appropriazione da parte di un albergo limitrofo; Santi Ibarra dalla Spagna (architetto, attivista, già amministratore pubblico a Barcellona) ha raccontato come la Ley de Costa del 1988 ha modificato il waterfront di Barcellona e come invece si stia tornando ad una occupazione privata del litorale.
Roberto Biagini, Presidente di Mare Libero APS, ha chiuso i lavori ricordando che il diritto è mare è garantito dalla Costituzione e che nessuno può impedire ai cittadini di esercitarlo. Ricordando che la funzione primaria della spiaggia è la pubblica fruizione e che la concessione costituisce una eccezione, Biagini ha evidenziato la legittimità della difesa di questo diritto pubblico soggettivo nei confronti della Pubblica Amministrazione. Nelle iniziative del 2024 Mare Libero ha stimolato, con le sue diffide, l’intervento dell’AGCM in molti casi, sfociati in diverse sentenze dei TAR, oltre quelle della Campania. Molti sono le istanze di Mare Libero che ancora attendono risposta adeguata dalla politica, dalla percentuale minima di spiagge libere alla riforma del sistema delle concessioni, ma è importante continuare ad affermare il diritto al mare e alla spiaggia beni comuni, con le iniziative che Mare Libero ha già attuato con successo e che metterà ancora in atto quest’anno: “le spiagge sono tutte libere“!
Due dei molti interventi programmati sono saltati per contrattempi dell’ultimo minuto: quello della giornalista Barbara Cataldi e dell’Assessora al Demanio del Comune di Bacoli, Teresa Scotto di Luzio.
Negli spazi della conferenza dedicati ai Comitati, infine, molte sono state le testimonianze degli attivisti, da Napoli come da Ostia, dal Cilento dalla Calabria. Grande entusiasmo dei presenti per gli intervalli artistici, soprattutto l’esibizione di giovani in una slam poetry, che hanno suscitato forti emozioni e suggestioni.
Nella mattina di domenica 30 marzo gli attivisti si sono spostati sul litorale di Posillipo, davanti al cancello del condominio di Riva Fiorita, per riaffermare il diritto di accesso ad una spiaggia libera, di fatto diventata irrangiungibile. Alla fine ha prevalso il diritto e gli attivisti hanno raggiunto la spiaggia, dove hanno fatto il bagno e ripulito l’arenile da plastica e rifiuti.