Riceviamo dal Prof. Alberto Lucarelli il seguente comunicato, che pubblichiamo come firmatari dell’appello al Presidente della Repubblica:

“In data 14 novembre 2024 il Presidente della Repubblica ha promulgato la legge di conversione del decreto legge n. 131 del 2024, avente ad oggetto la proroga delle concessioni demaniali marittime. Numerosi giuristi, costituzionalisti, internazionalisti, amministrativisi, civilisti, professori di diritto europeo, personalità di spicco e attivisti, hanno firmato un appello rivolto al Presidente della Repubblica, chiedendo allo stesso di non firmare e rinviare il testo alle Camere.

L’appello aveva evidenziato tutti i profili di illegittimità della proroga, e le violazioni del diritto europeo e della Costituzione. Nell’appello, si faceva inoltre riferimento allo stesso messaggio del Presidente della Repubblica che, in occasione della precedente proroga (2022) aveva richiamato le Camere al rispetto del diritto europeo e al principio della certezza del diritto, come esplicitamente già affermato dal Consiglio di Stato e dalla Corte costituzionale.

La centralità dei diritti dei cittadini e l’accesso e la fruibilità al libero godimento dei beni pubblici, ancora una volta, cede a posizioni di rendita di natura oligopolistica, tutte orientate ad una logica estrattiva e al profitto di pochi.
Riteniamo che le motivazioni, oggetto dell’appello, tuttora valide, possano costituire oggi una base di riflessione e di condivisione tra le varie realtà coinvolte, al fine di portare la questione dinanzi la Corte costituzionale e creare sui territori forme di conflitto e antagonismo.
In tal modo, è necessario far crescere sempre più intorno a tale tema una consapevolezza di diritti negati e una massa critica tesa alla gestione dei beni pubblici costituzionalmente orientata.”