NESSUNO PUO’ CONTESTARE IL DIRITTO DI ANDARE NELLE SPIAGGE DOVE LA CONCESSIONE È SCADUTA (OVVERO LA QUASI TOTALITA’)

Le Concessioni di stabilimenti, lidi e bagni, nella quasi totalità, sono scadute definitivamente il 31.12.2023: le spiagge sono tornate ad essere libere e gratuite. Molti Comuni hanno deciso di prorogare le concessioni scadute, ma queste proroghe sono contrarie alle norme europee e per questo devono essere considerate come se non esistessero. Procuratevi se possibile copia delle sentenze del Consiglio di Stato che sanciscono l’illegittimità delle proroghe e portatele con voi (in particolare, le cosiddette sentenze “gemelle” n.17 e 18 del 9.11.2021 e  la sentenza n.3940 del 30 Aprile 2024).
Quindi, in pratica, nessuno può impedirvi di piantare ombrelloni o stendere asciugamani sulle spiagge, oppure chiedervi di pagare per farlo, è un vostro diritto!

Ci permettiamo di dare alcuni suggerimenti a chi volesse fruire delle spiagge tornate libere.
Potete entrate direttamente dalla battigia o dalle spiagge libere adiacenti se ce ne sono o presentarvi direttamente all’ingresso, l’accesso alla spiaggia è libero ovunque.
Abbiate l’accortezza di non stare troppo a ridosso delle attrezzature già installate (ombrelloni, lettini, gazebo ecc.) e di non creare problemi di movimento agli eventuali occupanti.
Siate cortesi ma fermi nei confronti dei gestori e del personale che, molto probabilmente, verranno a chiedervi di andarvene: dovete semplicemente dire che “le concessioni sono scadute il 31.12.2023 e le spiagge sono tornate alla libera fruizione, quindi io sto solo esercitando un mio diritto”. Probabilmente il gestore proverà a dirvi che proprio lì e proprio loro sono diversi dal resto d’Italia per il motivo x o y, e che il loro Comune ha dato una “proroga tecnica” o comunque di essere in regola perchè hanno pagato il canone, ma a tutto questo è sufficiente rispondere “le sentenze del Consiglio di Stato hanno ribadito che le proroghe sono illegittime e devono essre disapplicate a tutti i livelli della Pubblica Amministrazione“.

Nel caso che intervengano Forze di Polizia (Capitaneria di Porto, Polizia di Stato, Carabinieri ecc.) siate collaborativi e ripetete anche a loro quello che avete detto ai gestori, evidenziando soprattutto che la vostra NON È UNA MANIFESTAZIONE (che richiederebbe una autorizzazione preventiva della Questura) ma che state semplicemente esercitando un vostro diritto: andare in spiaggia, prendere il sole e fare il bagno o leggere un libro, sul vostro asciugamano e sotto il vostro ombrellone.
Se lo riteneste opportuno, per esempio nel caso di atteggiamenti da parte del gestore o del personale che a vostro giudizio potrebbero eventualmente costituire intimidazione o minaccia, non esitate a chiamare voi  le Forze di Polizia: gli abusivi non siete voi, ma chi continua ad occupare le spiagge senza titolo. Potete anche chiedere alle FF.PP. di verificare la cessata validità della concessione, alla luce delle sentenze del Consiglio di Stato.
Se, infine, sorgessero dubbi o il gestore continuasse a sostenere di avere titoli comunque validi,  contattateci:

conamal.aps@gmail.com